Imprenditori : una ricerca su Milano

La ricerca di cui questo volume raccoglie l\u2019esito nasce dall\u2019osservazione che nell\u2019ultimo quindicennio l\u2019imprenditorialit\ue0 non solo \ue8 riapparsa con forza nell\u2019agenda di ricerca delle scienze sociali, ma \ue8 stata salutata come sicuro motore di sviluppo. Il ruolo dell\u2019imprenditorialit\ue0 \ue8 stato riportato in piena luce tanto da configurare l\u2019imprenditore (nel senso di attore singolo) come \u201cil pi\uf9 importante global player a livello mondiale\u201d (E. Lazear). Non \ue8 certo un caso che questi siano stati gli anni della riscoperta del pensiero di Schumpeter e dell\u2019eclisse di quello di Keynes: ne \ue8 seguito il riesame dell\u2019equazione imprenditore/innovazione (depurata dagli elementi pi\uf9 eroici e aristocratici che l\u2019economista austriaco vi aveva caricato), della concezione dell\u2019imprenditorialit\ue0 come processo causativo, della motivazione dell\u2019imprenditore legata agli elementi di sogno, volont\ue0 e soddisfazione e del suo rapporto con la venalit\ue0, non diretto, ma sempre mediato dall\u2019affermazione sociale. Questa rinnovata attenzione non \ue8 difficile da spiegare; nello scenario che segue la fine della guerra fredda sono stati almeno due i cambiamenti strutturali che hanno contato maggiormente: la rivoluzione delle ICT e la globalizzazione finanziaria. Da un lato ha quindi avuto grande peso la catena di effetti che le nuove tecnologie hanno portato con s\ue9: sia in termini di slittamenti dei vantaggi comparati e dei prezzi relativi delle merci combinati ai costi di comunicazione e trasporto in rapida discesa; sia per l\u2019impatto che hanno avuto sulle strutture delle imprese: con la deverticalizzazione dell\u2019organizzazione e la radicale revisione delle opportunit\ue0 di make or buy, con i processi di unbundling che ne sono seguiti. Dall\u2019altro ha contato l\u2019integrazione e l\u2019approfondimento dei mercati dei capitali e l\u2019accelerazione senza precedenti dei loro flussi, che, tra le tre dimensioni economiche della globalizzazione (molto pi\uf9 attiva del movimento delle merci e delle persone) \ue8 quella che si \ue8 rivelata pi\uf9 intensa e pi\uf9 dirompente, anche sull\u2019imprenditorialit\ue0 ovviamente, come dimostra il dinamismo di private equity e venture capital. Una tale rinnovata attenzione inoltre ha portato a sua volta ad almeno tre sviluppi importanti nella riflessione accademica: nella psicologia, con le ricerche sulle caratteristiche della personalit\ue0 dell\u2019imprenditore; nell\u2019economia micro con uno shift verso lo studio dei modelli di scelta, e in quella macro, con un nuova teoria della crescita; negli studi organizzativi, con un passaggio dalla riflessione sulla corporation \ue0 la Drucker a quella sulla firm, con le sue componenti di imprenditorialit\ue0 interna. In questa cornice nasce questo volume: si \ue8 voluto approfittare di un\u2019attenzione cos\uec acuta e del fiorire di un\u2019ampia letteratura sull\u2019imprenditorialit\ue0, per mettere alla prova sull\u2019area e sulla realt\ue0 economica di Milano alcune interpretazioni e suggestioni. Lo si \ue8 fatto a partire da un\u2019 \u201cevidenza\u201d particolare: trenta interviste in profondit\ue0 ad altrettanti imprenditori milanesi, interviste che si snodano come autobiografie sollecitate. La significativit\ue0 di questo ristretto universo non pu\uf2 evidentemente essere che qualitativa. I criteri di selezione non sono stati settoriali (data la sostanziale de-specializzazione del tessuto imprenditoriale milanese), ma hanno puntato a considerare et\ue0 e generazioni diverse e orientamenti a pi\uf9 mercati nazionali e geografici (scale spaziali diverse per l\u2019azione). Abbiamo dunque voluto utilizzare la capacit\ue0 di autoriflessione dei soggetti per riprendere alcune domande classiche che le scienze sociali del \u2018900 hanno cercato di porsi intorno all\u2019imprenditore: perch\ue9 afferrare i contorni dell\u2019imprenditore \ue8 cos\uec arduo? perch\ue9 la sua natura e la sua funzione sono cos\uec difficili da stilizzare? come identificare i suoi elementi irriducibili? quale lettura dell\u2019imprenditore pu\uf2 produrre la nostra epoca e questa citt\ue0? un\u2019epoca che a differenza della temperie del primo \u2018900 \ue8 diventata consapevole della inevitabile coesistenza di grande impresa, impresa diffusa e managerialit\ue0; dove elementi diversi di imprenditorialit\ue0 convivono in arcipelaghi differenziati, a maggior ragione nelle organizzazioni piatte dell\u2019oggi