Il pragmatismo lavora a riplasmare la nozione di verità, chiedendosi, forse per la prima volta nella storia del pensiero, se si dia una verità ‘in sé’, indipendente dalle pratiche messe in opera per conseguire il vero, indipendente dalle credenze che conducono a ritenere vero un concetto. Per il pragmatismo il centro della questione filosofica non è la verità, ma sono gli effetti di verità, i risultati che derivano dal ritenere vero un qualsiasi concetto, e l’efficacia, la capacità trasformativa, di determinati comportamenti umani. Il cuore di quella che si potrebbe definire ‘rivoluzione pragmatista’, sia in Peirce che in James, sta nel concepire verità e realtà non più come dati originari e presupposti come assoluti, ma come l’esito di u...