Al pari di altri stati territoriali della penisola, dagli anni venti del Cinquecento il Ducato di Milano e la Repubblica veneta affrontarono il problema del finanziamento statale a lungo termine introducendo delle innovazioni che potenziarono la raccolta di denaro e legarono, in maniera sempre più ramificata e profonda, l’organismo pubblico al capitale finanziario e alla società locale. Si trattò della progressiva sostituzione del meccanismo dei prestiti forzosi con l’emissione diretta di titoli sul mercato (le entrate alienate milanesi e i depositi in Zecca veneziani), liberamente sottoscritti, garantiti per il pagamento degli interessi da un determinato cespite fiscale, privi di termini prefissati per la restituzione del capitale, commerc...