Il saggio mostra che il sonetto di Guido Guinizelli "[O] Caro padre meo, de vostra laude" non può essere letto come una lode di frate Guittone - come la tradizione ha sempre fatto - e che le parole di Guinizzelli, solo apparentemente ossequiose, possono essere considerate il precedente diretto delle aspre critiche mosse all'aretino da Dante Alighieri e Guido Cavalcanti. Ciò rende conto dell'aspro attacco a Guittone che Dante fa pronunciare al "padre" Guinizelli nel canto XXVI del "Purgatorio".The essay shows that in his sonnet "[O] caro padre meo, de vostra laude" Guido Guinizelli does not praise frate Guittone d'Arezzo, as it had always been thought, but he harshly criticizes him, addressing him an ambiguous text which is subject to a doub...