Paesaggi della costa ligure-toscana in età napoleonica: lo sguardo strategico del Genio francese

Come è noto, l’attività del Genio francese in età napoleonica è stata rilevante anche in Italia e ha inciso sui processi di modernizzazione delle strutture spaziali e dell’organizzazione territoriale e paesaggistica. L’impegno conoscitivo e operativo degli ingegneri militari era rivolto, da un lato, alla ricognizione dettagliata del territorio costiero e, dall’altro, alla progettazione e all’esecuzione di interventi alle strutture difensive e al loro inserimento nei diversi contesti della Liguria e della Toscana. L’intervento considera un corpo documentario manoscritto e inedito di notevole consistenza conservato negli archivi militari di Vincennes (Parigi), composto di memorie scritte, cartografie d’insieme e di dettaglio, elaborati progettuali, tabelle statistiche, ecc., che riguarda il sistema delle fortificazioni costiere (centri fortificati e singole strutture). Le minuziose ricognizioni, condotte tra il 1807 e il 1813 dagli ingegneri napoleonici, furono finalizzate a rilevare soprattutto lo stato di fatto, le criticità e la razionalizzazione del sistema delle difese (nuove costruzioni, adeguamenti e abbattimenti) ma offrono ampie aperture anche riguardo alle condizioni sociali e urbanistiche. Lo studio – condotto con i metodi e gli strumenti propri dell’indagine geo-storica – infatti getta nuova luce sui processi che interessano il lungo arco di costa compreso tra il confine francese e il territorio del Lazio, grazie a una documentazione che “fotografa” il paesaggio litoraneo delle due regioni nella sua grande articolazione di promontori, di insenature, di isole e di pianure spesso punteggiate da acquitrini insalubri