Sfide sociali e identitarie in adolescenti musulmani immigrati

Le ricerche condotte negli Usa, Nuova Zelanda e Europa sui giovani immigrati arabi e/o musulmani risultano prevalentemente orientate all’analisi del processo di acculturazione: in esse si sottolinea il profondo legame che questi gruppi mantengono con la propria cultura di origine e vengono descritti differenti pattern di acculturazione che caratterizzano l’esperienza delle prime e seconde generazioni nate o immigrate nei paesi occidentali (Britto, 2008; Sirin, Fine, 2008). Gli studi recenti hanno, inoltre, evidenziato alcune differenze di genere che caratterizzano le sfide adolescenziali identitarie e gli esiti adattivi (Sirin et al., 2008; Stevens et al., 2004). Lo studio qualitativo, basato su interviste individuali semi-strutturate, esplora l’esperienza migratoria di 39 adolescenti (24 F, 15 M), d’età compresa tra i 14 e 18 anni, immigrati in Italia in seguito a ricongiungimento familiare, di religione musulmana e provenienti da Marocco (N=13), Pakistan (N=13) ed Egitto (N=13). In particolare la ricerca analizza - nei tre sottogruppi nazionali considerati - i principali contenuti identitari emergenti dalle interviste e le forme di confronto sociale in-group e out-group connesse alla rappresentazione di sé. Sui dati verbali - ricavati dalle trascrizioni integrali delle interviste - è stata condotta un’analisi di contenuto con l’ausilio del software Atlas.ti 5.3. I risultati preliminari mostrano una fragile e complessa definizione identitaria nei giovani intervistati, caratterizzata da alcuni elementi: la debolezza delle identificazioni sia di tipo etnico sia nazionale, una prevalente caratterizzazione di sé come minoranza immigrata, accompagnata da percezioni di discriminazione sociale, di isolamento e di solitudine. La ricerca rivela inoltre la presenza di aree oggetto di difficile negoziazione culturale tra desiderio di indipendenza e lealtà alla cultura familiare, con alcune rilevanti differenze legate al genere e al paese di provenienza