Innovazione e performance nella gestione della Supply Chain in sanità: esempi nazionali ed internazionali a confronto

Il termine Supply Chain Management (SCM) è stato coniato in tempi relativamente recenti per indicare un approccio integrato alla gestione di attività quali l’approvvigionamento, la logistica, la produzione e la distribuzione di beni e servizi ai clienti finali. Anche in sanità, seppur con qualche anno di ritardo rispetto ad altri settori, è crescente il riconoscimento che accademici e operatori attribuiscono agli impatti che una gestione appropriata della Supply Chain (SC) può generare nel migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi erogati. Tuttavia, a fronte della crescente diffusione di tali iniziative, rimangono ancora molto limitati i tentativi di proporre e applicare modelli di valutazione delle performance di tali innovazioni. A fronte del quadro delineato, il presente contributo persegue un duplice obiettivo: i) proporre un framework per la valutazione della performance dei progetti di cambiamento della SC in sanità e ii) testare questo modello di valutazione in alcune esperienze di innovazione a livello nazionale ed internazionale. Lo sviluppo del modello di valutazione si basa su un’analisi della letteratura sul tema della performance della SC, tenendo però in considerazione le specificità delle aziende sanitarie che, inevitabilmente, influenzano in modo rilevante le strategie di SC in questo settore, ovvero: le caratteristiche distintive del processo di produzione di servizi sanitari e le specificità derivanti dal fatto che spesso la sanità è finanziata e gestita da enti pubblici (OECD 2010). Il modello così sviluppato è stato applicato ad alcuni casi, selezionati perché riconosciuti nel panorama nazionale ed internazionale come best practice nell’innovazione della gestione della SC. In particolare sono stati analizzati i seguenti quattro casi: 1. ESTAV Centro (Regione Toscana) 2. Ospedale Vall D’Hebron, Barcellona 3. Azienda Ospedaliera San Martino Genova 4. NHS Supply Chain, U