Uno dei motivi della difficoltà attuale nel discorso etico e bioetico è data dalla antecedenza tra la riflessione etica e quella teoretica. Vale a dire: ci si chiede subito che cosa si debba fare, senza interrogarsi seriamente su che cosa sia ciò di cui stiamo ragionando. È questo, peraltro, un riflesso della trasformazione della questione etica nel passaggio dalla riflessione classica a quella moderna e, poi, postmoderna: la domanda passa infatti, da “chi devo essere” (per essere felice) a “che cosa devo fare”, ritenendo, sulla scia di Kant, che il discorso sulla felicità sia fonte ed espressione di eteronomia. Il presente contributo propone l’accostamento di alcuni punti della proposta teorica di H.T.Engelhardt, Apel e Jonas per valutare...