Architettura e narrazione. L'architetto come storyteller?

L'articolo introduce il numero monografico della rivista, di cui l'autrice \ue8 curatrice, sul tema della relazione tra architettura e forme di narrazione. Trovandoci nell\u2019era della comunicazione, delle molteplici declinazioni in cui il rapporto pu\uf2 essere inteso, riscuote particolare successo l\u2019accostare l\u2019architettura a un concetto proprio della comunicazione contemporanea, lo storytelling. Architettura e racconto intrattengono, per\uf2, un legame pi\uf9 profondo se li consideriamo come forme di interpretazione del rapporto tra uomo e mondo. La comune tensione ermeneutica del costruire e del narrare / comporre si coglie nell\u2019opera di architetti-poeti, o architetti la cui opera comprende anche la composizione poetica. In particolare l'articolo prende in esame e confronta il rapporto tra composizione architettonica e composizione poetica in Le Corbusier, col suo Po\ue8me de l'Angle Droit, e John Hejduk, con il lungo componimento poetico Sentences on the House. In entrambi gli autori la poesia si dimostra inscindibile dalla narrativit\ue0 ermeneutica delle loro architetture. Nelle composizioni poetiche come in quelle architettoniche \ue8 indagata l\u2019attitudine umana all\u2019abitare. La questione, posta anche agli altri autori presenti nel numero, \ue8 se sia possibile conciliare una narrativit\ue0 che fa dell\u2019architettura una pratica potenzialmente critica rispetto alle condizioni date, con l\u2019applicazione delle tecniche dello storytelling, la cui efficacia sembra risiedere pi\uf9 nella semplificazione esplicativa che nella problematicit\ue0