Per secoli, i romeni hanno vissuto a stretto contatto con diverse popolazioni: slavi (bulgari e macedoni, serbi e croati, russi, ucraini), ungheresi, greci, turchi, peceneghi, cumani, tatári, mongoli, e altri ancora. Per secoli, lo spazio balcanico e carpato-danubiano ha rappresentato un luogo di intersezione e di scambio a livello linguistico, culturale e religioso. Alla fitta compenetrazione di popoli e al diffuso bilinguismo (a volte trilinguismo) in quest’area risale con ogni verosimiglianza quel certo numero di caratteristiche morfologiche e sintattiche – oltreché lessicali – che avvicinano il romeno all’albanese, al greco moderno, al bulgaro, al macedone e, in parte, al serbo e che non possono spiegarsi come il riflesso di un’origine ...