Presento questo mio intervento, dedicato ad alcuni aspetti notevoli della riflessione teorico-giuridica di Letizia Gianformaggio, in una forma volutamente asistematica, confortato in tal senso da una confessione un po’ obliqua fatta da Letizia, e che a sua volta riprendeva uno spunto di Giovanni Tarello, su un possibile modo di praticare la riflessione filosofica, e la ricostruzione della riflessione filosofica altrui: non costruendo sistemi, grandi costruzioni intellettuali, o procedendo more geometrico, ma rispondendo a problemi particolari, o a stimoli culturali nuovi. E nella convinzione che comunque «affrontare a spizzico problemi teorici», per citare ancora Tarello , sia l’approccio appropriato al «metodo analitico in filosofia, e [al...