Le emozioni, positive e negative, sono sempre state un elemento fondamentale dell’agire politico e, di conseguenza, anche della comunicazione politica. Basti pensare al valore comunemente attribuito alla «passione» come movente dell’impegno e della partecipazione. La campagna elettorale poi è il contesto nel quale la drammatizzazione della narrazione politica tocca le punte più alte. Un processo al quale concorrono tanto le retoriche e gli stili comunicativi sempre più personalizzati, popolarizzati e populisti di leader e candidati, quanto la tendenza alla patemizzazione delle coperture giornalistiche. Ciò in un contesto generale che vede dilagare i «discorsi d’odio» a tutti i livelli della pratica politica e anche all’interno di altri camp...