Il monachesimo italo-greco in Basilicata. Ruoli e funzioni degli impianti monastici alla luce dell’archeologia

Gli insediamenti monastici di rito greco giocarono un ruolo fondamentale nella ripresa economica e nella riorganizzazione insediativa della Basilicata tra altomedioevo e medioevo. Ad essi sarà affidato lo sfruttamento delle risorse del territorio rurale nonché la rivitalizzazione della compagine demografica ed economica di alcuni comparti territoriali, in particolare nella porzione meridionale della regione. In particolare furono proprio le aree interne ad accogliere gran parte degli insediamenti monastici e a beneficiare delle loro attività, attraverso la fondazione di nuovi insediamenti, le opere di deforestazione e trasformazione dell’incolto e di risistemazione della rete di comunicazione secondaria. Il quadro ricco ed articolato dell’estensione territoriale dei possedimenti e dei diritti di questi monasteri, attestato da una discreta quantità di documenti, unitamente ad alcune evidenze materiali evidenzia la ripresa, tra IX e XI secolo di molte aree territoriali, anche discoste dalle arterie di traffico e di comunicazione principali della regione, per mano della popolazione civile e sotto il controllo dei monasteri, che si rivelano quindi nella loro fisionomia di proprietari terrieri. In questo contributo vengono presentati alcuni dati derivanti da un progetto di ricerca europeo dedicato al patrimonio culturale bizantino in Basilicata (Byherinet), e i risultati di uno studio sulle trasformazioni dell’insediamento post-antico della Basilicata, collegate all’evoluzione della rete dei monasteri di rito greco.The byzantine monastic settlements played a fundamental role in the economic recovery and in the settlement reorganization of Basilicata between the early Middle Ages and the Middle Ages. They will be entrusted with the exploitation of the resources of the rural territory as well as the revitalization of the demographic and economic structure of some territorial sectors, in particular in the southern part of the region. In particular, it was the inland areas that hosted most of the monastic settlements and benefited from their activities, through the foundation of new settlements, the deforestation and transformation of the uncultivated areas and reorganization of the secondary communication network. The rich and articulated frame of the territorial extension of the possessions and rights of these monasteries, attested by a fair amount of documents, together with some material evidence highlights the recovery, between IX and XI century of many territorial areas, also separated from the arteries of main traffic and communication of the region, due to the civilian population and under the control of the monasteries, which thus reveal themselves in their physiognomy of landowners. This paper presents some data from a European research project dedicated to the Byzantine cultural heritage in Basilicata (Byherinet), and the results of a study on the transformation of the post-antique settlement of Basilicata, linked to the evolution of the network of byzantine monasteries