Chi viene da fuori prima o poi si imbatterà nel cartello. Potrebbe essere cento metri piu in là e non cambierebbe nulla. Ma è lí. è lì perché è l ì che Torino comincia (o finisce, per chi venisse da dentro). Uno dice “Ah” e tira dritto. Eppure in quel cartello conficcato nel terreno si nasconde una lunga storia; nel varcare quella linea di confine si entra in uno spazio nuovo al cui interno, magicamente separati da tutto il resto, ci si chiama torinesi—si parla la stessa lingua, ci si affida alle stesse autorità, ci si batte per risolvere gli stessi problemi e migliorare la qualità di una vita in comune. I confini sono fatti cos ì: sono linee sottili ma potenti; linee che, separando, uniscono; linee definitore che spesso non riusciamo a ved...