«Gli operai non hanno patria», assicurava Karl Marx nel Manifesto del partito comunista, formulando così il principio dell’internazionalismo proletario. Posto dinanzi all’ascesa del nazionalismo, tuttavia, rivolgendosi agli operai inglesi ed evocando la lotta degli irlandesi per l’indipendenza, qualche anno più tardi Karl Marx aggiungeva che «un popolo che ne opprime un altro non può essere libero». Da Rosa Luxembourg a Otto Bauer, passando da Lenin e Stalin, i marxisti non hanno mai fornito tesi canoniche sulla questione nazionale. Le divergenze dottrinali sono al contrario molto profonde (cfr. Haupt, Löwy, Weill 1974). Tuttavia, a partire dal caso concreto della Bretagna degli anni Settanta, cercheremo di comprendere come possano concilia...