Ver sacrum. Osservazioni storico-religiose sul rito italico e romano

Il ver sacrum ritrae una peculiare tipologia di meccanismo votivo, ben conosciuta nelle fonti dell’Italia centro-meridionale preromana. Si trattava di un impegno solenne assunto dai componenti di un gruppo sociale nei confronti di una divinità (di regola Marte), in occasione di circostanze infauste, consistente in una offerta di primizie agrarie, animali e uomini, venuti alla luce nella primavera successiva, per ottenerne in cambio un beneficio tangibile, come ad esempio quello di scongiurare pericoli e sventure, e che – di norma – determinava una migrazione. È quanto sembra emergere dall’analisi dei frammenti di taluni autori dell’antichità che – secondo il linguista Giacomo Devoto (1897-1974) – ne farebbe risalire l’origine a specifici poli di origine indoeuropea. Il presente studio tenta – per comparazione storico-religiosa – di far emergere discrepanze tra il rito italico e la sua variante romana, attraverso una puntuale discussione critica.The ver sacrum portrays a peculiar type of votive mechanism, well known in the sources of Pre-Roman Italy. It was a formal engagement taken on by the components of a social group with regard to a deity (usually the god Mars), on the occasion of unfortunate circumstances. It consisted of an offering of agricultural early fruits and vegetables, animals and men, born in the following spring, in order to obtain a tangible benefit in return such as, for example, to avert dangers. This engagement – as a rule – led to an emigration. This is what seems to emerge from the analysis of the fragments of some authors of antiquity which – according to the linguist Giacomo Devoto (1897-1974) – would have traced its heritages to specific poles of Indo-European origin. The present study attempts – through a historical-religious approach – to bring out discrepancies between the Italic rite and its Roman variant, by means of a punctual critical discussion