La valutazione dei saperi è sempre dipesa da reputazione esterna e cooptazione interna, il cui peso è aumentato, soprattutto col rafforzamento delle scienze fisiche. La crescente importanza dell’autovalutazione crea rischi di autoreferenzialità, di asimmetrie informative, di inefficienze nel finanziamento e nella legittimazione pubblica della ricerca. Riflettere su come contrastare questi inconvenienti è compito del diritto come studio della funzione pubblica di didattica-ricerca; per farlo, il sapere giuridico deve anche rivalutare sé stesso, e la sua secolare tradizione tecnico-professionale, diretta in prevalenza alla funzione giurisdizionale. Quest’ultima ha portato a sopravvalutare “le regole” rispetto alle varie funzioni pubb...