LA RICCHEZZA DELLA SHARING ECONOMY

capitale non pu\uf2 essere circoscritto alla sola dimensione economica poich\ue9 abbraccia anche altri aspetti. Analogamente la ricchezza - e del resto anche la povert\ue0 \u2013 non dipendono unicamente dalla maggiore o minore disponibilit\ue0 monetaria ma ricomprendono settori di esperienza tradizionalmente esclusi dal calcolo e dagli scambi finanziari. L\u2019articolo mostra come, nel multiforme universo della sharing economy, stiano emergendo esperienze in grado di generare valore (e in alcuni casi anche profitto economico) partendo da ci\uf2 di cui oggi le persone hanno pi\uf9 bisogno: le relazioni, il riconoscimento di capacit\ue0 e di saperi non sempre valorizzati (o valorizzabili) dal mercato del lavoro, la riappropriazione del territorio in cui vivono, il tempo libero, la sicurezza, la creativit\ue0. Questi ultimi aspetti si configurano come vere e proprie forme di ricchezza, rimesse in circolo dalle piattaforme digitali oggetto della ricerca qui presentata, e che prefigurano un futuro in cui la logica economica dovr\ue0 ricomprendere dimensioni tradizionalmente lasciate ai margini degli scambi di mercato.In contemporary Western societies, as Bourdieu had already clearly stated, capital can not be limited to the economic dimension because it embraces other aspects. Likewise, wealth and also poverty do not depend only by the availability of money but involve areas of experience traditionally excluded from economic calculation and financial exchanges. The article shows how, in the manifold universe of sharing economy, some experiences arise and can generate value (and in some cases also economic profits) starting from what today people most need: relationships, recognition of capacity and knowledge not always appreciated by the labor market, re-occupation of the local space, leisure time, safety, creativity. All these aspects are real forms of wealth, which are circulated thanks to the digital platforms studied in the research presented here, and prefigure a future in which the economic logic should include other dimensions traditionally left on the fringes of market exchanges