Cambio di paradigma

Per uscire da una crisi serve un cambio di paradigma. Bisogna cambiare regole e prospettive, adeguare il proprio sguardo a un modo nuovo di interpretare la realt\ue0. E prima che si stabilisca un nuovo paradigma, una nuova normalit\ue0, esiste un momento in cui tutte le possibilit\ue0 sono aperte. Mauro Magatti \ue8 uno dei pi\uf9 importanti sociologi contemporanei, sempre pi\uf9 presente nel dibattito pubblico, e dimostra che ci troviamo esattamente in quel momento. Il 2008 ha segnato l\u2019inizio di una crisi economica che si \ue8 rivelata anche politica e culturale e ha portato alla fine di un\u2019epoca. Fino ad allora il neoliberismo era stato il modello al quale avevamo affidato le nostre prospettive di crescita economica e di benessere. Ora quel modello \ue8 saturo, perch\ue9 non pi\uf9 capace di rispondere alle esigenze di un mercato globale sempre pi\uf9 selvaggio e sregolato, n\ue9 alla degenerazione della politica, sempre pi\uf9 populista e nazionalista. Ma questa, spiega Magatti, \ue8 una grande occasione. Perch\ue9 se le vecchie regole non sono pi\uf9 valide, questo \ue8 il momento in cui possiamo inventarne di nuove. L\u2019importante \ue8 avere chiara una direzione. E la direzione \ue8 quella della rinuncia alla cieca economia del consumo, per giungere a uno scambio sostenibile. \u201cSolo la combinazione tra sostenibilit\ue0 e logica contributiva pu\uf2 permettere di ricostruire su basi nuove il rapporto tra economia e societ\ue0 che il neoliberismo ha col tempo mandato in frantumi. E cos\uec rispondere alla domanda sulla natura della prossima crescita economica, nel quadro di una nuova stagione della democrazia.\u201