In “Die Fotografie als Kopie, Archiv und Signatur: Im Gespräch mit Hubertus von Amelunxen und Michael Wetzel” , Jacques Derrida ha dedicato alcune importanti riflessioni agli effetti prodotti dall’innovazione tecnologica del digitale, tanto sulla tecnica e sull’arte della fotografia, quanto sull’esperienza che inducono le immagini prodotte attraverso questa nuova tecnologia. Per Derrida si tratta di un’innovazione di portata tale da suscitare l’interrogativo se si possa ancora parlare di “fotografia” a proposito della produzione di immagini digitali
A partire dagli anni ’90 Jacques Derrida parlò, con una certa insistenza, dell’impossibile. Insisten...
Nell'era del digitale lo studioso si trova \u2013 per dirla con Michel Serres \u2013 a rivivere il m...
L’articolo , nel quadro di un numero della rivista dedicato a J. Derrida, evidenzia stili e metodo d...
In “Die Fotografie als Kopie, Archiv und Signatur: Im Gespräch mit Hubertus von Amelunxen und Michae...
“Passaggi d’innocenza: la differenza fotografica nell’opera di Jacques Derrida” offre una lettura de...
Il volume ricostruisce il contesto fenomenologico dell’elaborazione derridiana del concetto di “arch...
L’interesse di Derrida per l’architettura è orientato da un motivo molto preciso: l’abitare. In Poin...
Bilancio storico-critico dell’opera di Jacques Derrida, in relazione alla sua ricezione italiana, co...
Lo spettro dell’uomo-(animale)-macchina. Jacques Derrida e la meccanica della libertà. Abstract Int...
Il volume analizza lo statuto dell'immagine numerica nel contesto della nuova fase che il cinema dig...
Le arti dello spazio riunisce tutti gli scritti di Derrida - molti dei quali ancora inediti in itali...
Riflessioni sui rapporti tra teatro e filosofia, in particolare sul concetto di performance applicat...
A partire dagli anni ’90 Jacques Derrida parlò, con una certa insistenza, dell’impossibile. Insisten...
Nell'era del digitale lo studioso si trova \u2013 per dirla con Michel Serres \u2013 a rivivere il m...
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