I monili dallo scavo di Moregine

Un recente scavo archeologico in località Moregine, nel suburbio meridionale di Pompei, ha portato alla luce uno scheletro che aveva presso di sé numerosi gioielli in oro. Si tratta di tre anelli, uno dei quali con gemma incisa, due collani e ben sei bracciali. Il ritrovamento è di notevole interesse perché rappresenta un contesto di gioielli unitario, riferibile ad uno solo individuo, e che costituisce, verosimilmente, l’insieme dei monili che quell’individuo possedeva. Ne viene, quindi, arricchito il quadro conoscitivo sui gioielli in uso nell’area vesuviana nel I secolo d. C. Quanto ai tipi rappresentati, si tratta, per la quasi totalità, di modelli abbastanza usuali e già documentati a Pompei. L’unica eccezione di rilievo è costituita dalle due armille a corpo di serpente, di un tipo che sembra, diversamente dagli altri monili tutti databili all’inoltrato I secolo d. C., riconducibile ancora al I secolo a. C. o all’inizio del I secolo d. C., anteriore, quindi, di qualche generazione all’ultimo sfortunato possessore.D'Ambrosio Antonio. I monili dallo scavo di Moregine. In: Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité, tome 113, n°2. 2001. Antiquité. pp. 967-980