Verona e Mantova nell’età comunale: Mercatum fori, granai privati e istituzioni annonarie nell’area medio transpadana nel Duecento

La chiave annonaria è forse il miglior grimaldello per penetrare l’essenza delle compagini statali nell’età medievale e moderna. Focalizzare l’attenzione sui sistemi annonari veronese e mantovano nel Duecento, prima della comparsa di più sofisticate politiche pubbliche, rende evidente la fondamentale varietà degli assetti urbani. In una dimensione temporale e in un campo di osservazione tanto ristretti, in territori così contigui e parenti per giacitura, la supposta omogeneità degli istituti annonari si rivela ingannevole. Nelle due città si palesano regole e pratiche differenti in tema di centralità del mercatus fori, connessione fra piazza e granai privati, estrazioni e transiti di victualia, «territorializzazione» dell’annona cittadina al di là del suburbium. La varietà in fatto di annona è l’esito di assetti demici, economici, sociali, istituzionali costitutivamente diversi.Corritore Renzo Paolo. Verona e Mantova nell’età comunale: Mercatum fori, granai privati e istituzioni annonarie nell’area medio transpadana nel Duecento. In: Mélanges de l'École française de Rome. Moyen-Age, tome 120, n°1. 2008. pp. 55-72