Le «Sententiae» di Publilio Siro e Seneca

L'autore cerca di specificare se e come possano essere scorti rapporti fra le Sententiae di Publilio Siro e la filosofia. Prospetta le difficoltà oggettive che incontra chi voglia interpretare le Sententiae. Afferma, ricollegandosi a propri lavori precedenti, che è tuttavia possibile tentare un'interpretazione non superficiale. - Individuazione di criterì e analisi per la caratterizzazione. Importanza di alcuni testi di Seneca, che vengono lumeggiati e raffrontati con sentenze publiliane e con altri testi. Se ne ricavano, fra l'altro, determinazioni che sono qui di seguito indicate succintamente. Aspetti di congenialità fra Publilio e Seneca. Superamento dei confini del genere mimico in Publilio : il punto più alto in una sorta di philosophia naturalis ο communis, attinente principalmente alla vita morale. Idoneità della forma sententia a suscitare i semina delle virtù e favorirne lo svolgimento. Punti di incontro : stoicismo (o neostoicismo), epicureismo, diatriba cinico-stoica. Buona conoscenza dei mimi publiliani da parte di Seneca. Sentenze che superano il livello della tragedia. - Altre individuazioni. Diadi antitetiche. Umanesimo introspettivo. Lingua e stile. Confarsi del lessico alle relazioni con la filosofia. Procedendo per le direzioni di analisi qui esemplificate si possono ampliare le osservazioni sui rapporti con la filosofia e specificare ulteriormente tratti di congenialità fra Publilio e Seneca.Giancotti Francesco. Le «Sententiae» di Publilio Siro e Seneca. In: La langue latine, langue de la philosophie. Actes du colloque de Rome (17-19 mai 1990) Rome : École Française de Rome, 1992. pp. 9-38. (Publications de l'École française de Rome, 161