L'evoluzione della contabilità camerale nel periodo avignonese

I documenti conservati nell'Archivio segreto Vaticano ci consentono di ricostruire con un sufficiente grado di esattezza la storia del sistema contabile adottato dalla Camera apostolica durante il periodo avignonese. Dalla contabilità elementare e riassuntiva dell'inizio del secolo, la Camera seppe sviluppare per tappe progressive, ben scandite dai progetti di Tesorieri di notevole competenza, un sistema di scritture dettagliato e razionale, in grado di fornire con immediatezza tutte le informazioni necessa- rie sul flusso monetario che passava per il palazzo apostolico. Già verso il 1360 la Camera elaborava annualmente circa 150 documenti contabili diversi, tra brogliacci, libri mensili, prospetti annuali e schemi di bilancio, con una produzione che per quantità ed efficacia non trovava riscon- tro nelle cancellerie degli altri Stati europei. I bilanci camerali si avviavano a divenire pubblici ed erano soggetti a forme di controllo non più riservate al solo pontefice, quasi che l'amministrazione di Curia intendesse anticipare, almeno negli strumenti contabili, una concezione dello Stato più snella e più moderna.Piola Caselli Fausto. L'evoluzione della contabilità camerale nel periodo avignonese. In: Aux origines de l'État moderne. Le fonctionnement administratif de la papauté d'Avignon. Actes de la table ronde d'Avignon (23-24 janvier 1988) Rome : École Française de Rome, 1990. pp. 411-437. (Publications de l'École française de Rome, 138