La genesi dell'antroponimia moderna in Capitanata : l'esempio di Troia (1034-1250)

Matteo Villani, La genesi dell'antroponimia moderna in Capitanata : l'esempio di Troia (1034-1250), p. 667-681. Le carte dell'Archivio capitolare di Troia (FG) e le carte troiane dell'archivio di Montecassino permettono di studiare l'antroponimia di una città nuova in una regione dalle molteplici vicissitudini storiche e demografiche nel periodo studiato. L'esame parallelo, nelle fonti esaminate, delle curve dei nomi semplici e composti indica che è présente fin dall'inizio un'ampia percentuale di nomi a due elementi. Essi, nel secondo quarto del XII sec, acquistano una lieve prevalenza, che si accentua solo alla fine del periodo studiato. Quindi il nuovo modo di denominazione avanza tra l'accanita resistenza del vecchio sistema, in un lento processo a passi avanti e indietro, caratterizzato da forme tipo Berno f. Maraldi Galiardi, dove il cognomen è attribuito solo al padre del personaggio, utilizzate, nel XII sec. anche dal 20% dei laici maschi. Esse scompaiono solo con la definitiva vittoria dei nuovo sistema. Tuttavia, nonostante la progressiva diffusione dei cognomen, la rosa dei nomi propri più comuni col tempo si allarga, invece di restringersi corne altrove, data l'introduzione di nuove mode onomastiche, soprattutto normanne, che si affiancano alle vecchie.Villani Matteo. La genesi dell'antroponimia moderna in Capitanata : l'esempio di Troia (1034-1250). In: Mélanges de l'École française de Rome. Moyen-Age, tome 106, n°2. 1994. pp. 667-681