Nell’immaginario europeo di età moderna, i Campi Flegrei rimandano all’immagine di uno dei più celebri theatrum della memoria classica, un laboratorio di idee dove il paesaggio e le mirabilia della natura vulcanica alimentavano un’attrazione speciale rispetto a quelle di altri, pur famosi, luoghi topici dell’antico. Pozzuoli, Baia e Miseno ancor prima di concretarsi come eccezionale exemplum di Natura et Artis, o di aprirsi allo sguardo dell’artista e del viaggiatore di ogni tempo in una «veduta senza confini sulla terra, sul mare, sul cielo» – come annotava Goethe - rivelano la proprio identità di luogo della mente, la cui immagine più autentica, al di là dell’antico e della straordinaria evidenza della natura vulcanica, emerge da...