L’articolo analizza il film "Il Cristo proibito " (1951), l’unica pellicola girata dallo scrittore Curzio Malaparte. Dopo aver ricostruito, attraverso materiali editi e inediti, la storia dell’avvicinamento dello scrittore al cinema, ci si concentra sulla storia elaborativa del film portando avanti un’analisi testuale della prima sceneggiatura, di diversi avantesti e della sceneggiatura desunta. L’esame di questi testi evidenzia il carattere tutt’altro che occasionale ed estemporaneo dell’incontro di Malaparte con il cinema e rivela, al contrario, un continuo ripensamento di stili e situazioni narrative.Un’ultima sezione è dedicata al rapporto tra Il Cristo proibito e il neorealismo. Benché il film esca in un periodo ancora fortemente car...