Cedimenti e dissesti strutturali della chiesa di San Bernardino a Sesto Calende: ricorsi storici

Questo testo ha l’obiettivo di riordinare, e raccogliere per la prima volta in una pubblicazione, le vicende storiche che portarono alla costruzione della chiesa di San Bernardino in Sesto Calende, descrivendone la costruzione e lo stato di conservazione sino ai giorni nostri. Questa è inoltre l’occasione per raccontare il rapporto che lega indissolubilmente l’edificio al suo territorio, alla popolazione ed al terreno su cui sorge. L’attuale chiesa fu realizzata nel XX secolo sostituendo una chiesa più antica risalente al XV secolo, sempre dedicata al santo senese. L’antico edificio, come quello moderno, era situato a poche decine di metri dalla riva del Ticino, laddove esso sfocia dal Lago Maggiore. Dopo quasi cinque secoli nel 1904 l’antica chiesa venne demolita, al termine di un lungo dibattito, a causa dei danni causati dal cedimento del terreno su cui sorgeva la costruzione. La storia sembra ripetersi: a poco più di un secolo dalla sua edificazione, anche la chiesa moderna presenta già i segni evidenti dei danni causati da un analogo cedimento del terreno. Gli studi qui presentati contengono un nuovo e più dettagliato rilievo geometrico, finora assente presso l’archivio parrocchiale, ed un rilievo del quadro fessurativo che potrà diventare in futuro una testimonianza dello stato di conservazione della “nuova” chiesa di San Bernardino, poco oltre il suo primo secolo di vita. Oltre a consentire lo studio del comportamento statico delle strutture, il materiale raccolto fornirà una base per il confronto dei futuri interventi che dovranno contrastare i danni alle strutture. La tipologia e la composizione del terreno al di sotto del centro storico di Sesto Calende sono studiati e noti da tempo, ma è necessario sorvegliare attentamente il danneggiamento dell’edificio che, se trascurato, potrebbe portare nel corso del tempo ad una situazione analoga a quella in cui si trovò l’antica chiesa. Al momento della stesura di questo testo, è in corso un monitoraggio statico delle lesioni principali, tenendone sotto controllo alcune opportunamente scelte e valutandone l’evoluzione nel tempo