La riforma della Curia romana nella costituzione apostolica «Sapienti consilio» del 1908 e nel Codice di diritto canonico del 1917

Fin dall’inizio del pontificato Pio X avverte l’esigenza di riformare una Curia Romana impostata secondo criteri ormai del tutto obsoleti. Pochi anni dopo stila di suo pugno un organico progetto, che, rivisto da una apposita commissione cardinalizia, viene poi promulgato con la costituzione apostolica Sapienti consilio del 29 giugno 1908. La Curia romana viene così strutturata in undici Congregazioni, tre tribunali e cinque uffici, tra cui la Segreteria di Stato. Questa risulta articolata in tre sezioni, incaricate, rispettivamente, di occuparsi delle questioni sottoposte dal Pontefice, di curare gli affari ordinari, di spedire i brevi. Il codice di diritto canonico del 1917 si limita a confermare queste disposizioni. Ristrutturazione della Curia romana e codificazione sono da considerarsi parti integranti di un unico disegno riformatore che non esita a imitare i modelli offerti dagli Stati civili.Feliciani Giorgio. La riforma della Curia romana nella costituzione apostolica «Sapienti consilio» del 1908 e nel Codice di diritto canonico del 1917. In: Mélanges de l'École française de Rome. Italie et Méditerranée, tome 116, n°1. 2004. Les secrétaires d’état du Saint-Siège, XIXe-XXe siècles. pp. 173-187