Dal cuore dell'oscurità, dalle rovine d'Europa. «Elettra» tra «Salomè» e «Arianna»

Il saggio è dedicato a tre opere recenti concepite da Nanni Balestrini per la voce: «Salomè», «Elettra», «Arianna». Si tratta di lavori a lungo rimasti in progress, compiuti di recente e integralmente apparsi a stampa, per la prima volta, nel terzo volume delle sue «Poesie complete» (2018), sezione «Operapoesia», secondo la nuova indicazione di genere offerta dall’autore. Il saggio inizia prendendo in esame «Elettra» che sembra rivestire un ruolo centrale all’interno della trilogia; ne scopre un significativo e reiterato frammento ipotestuale tratto da una pièce teatrale di Heiner Müller, criticamente osservato in rapporto dialogico con il testo di Balestrini, e analizza la costruzione poetica dell’opera interpretando il raddoppiamento della linea testuale e il successivo intreccio in eco. Analizzate poi le strutture poetiche e le soluzioni scenico-coreutiche e postulati, soprattutto, i meccanismi compositivi di alcune sezioni di «Salomè», lo studio rintraccia in «Arianna» un ampio ipotesto utilizzato da Balestrini secondo la tecnica del cut up e discute il rapporto tra l’inedita fonte e questa operapoesia. Si dimostra così che i molti aspetti testuali e compositivi presi in esame e interpretati criticamente, insieme alle fonti rinvenute, concorrono a investire ciascuna delle tre protagoniste di un ruolo nuovo che chiama in causa il rapporto con le coercizioni economico-culturali, con obblighi sociali stereotipati e svuotati di senso e, in particolare per «Elettra», con la lettura transgenerazionale e la memoria individuale e collettiva del Movimento degli anni Settanta.The essay is dedicated to three works by Nanni Balestrini conceived for voice: «Salomè», «Elettra», and «Arianna». These works have long remained unfinished, completed recently and fully appeared in print, for the first time, in the third volume of his «Poesie complete» (2018), in the section «Operapoesia», according to the new gender indication by the author. The essay begins by examining Elettra, which seems to play a central role within the trilogy; it discovers a substantial and reiterated hypotextual fragment from a pièce of Heiner Müller, critically observed in a dialogic relationship with «Elettra», and analyzes the poetic construction of the work by interpreting the doubling of the text line and the consequent interweaving echoes. Analyzed then the poetic structures and the scenic-choreutic solutions and postulated, mainly, the compositional mechanisms of some sections of «Salomè», the study traces, in «Arianna», a large hypotext used by Balestrini according to the cut-up technique and discusses the relationship between the unpublished source and this operapoesia. The essay therefore demonstrates that the many textual and compositional aspects examined and critically interpreted, together with the found original sources, contribute to invest each of the three protagonists of a new role that involves the relationship with economic-cultural coercions, with social obligations stereotyped and emptied of meaning and, especially for «Elettra», with the transgenerational reading and the individual and collective memory of the Movement of the Seventies