Lo studio offre una ricostruzione dell'istituto dell'arbitraggio con fedeltà ad un dato normativo troppo spesso trascurato dalla prassi. Viene anzitutto distinto, strutturalmente e funzionalmente, il rinvio all'equo apprezzamento dal rinvio al mero arbitrio del terzo. Mentre la prima ipotesi è da considerarsi tipica relatio determinativa ed integra una fattispecie con oggetto determinabile perfetta ab origine, in cui le parti intendono rimettersi ad una valutazione o individuazione espressa in termini di normalità economica, la rimessione al mero arbitrio è estranea alla catergoria del negozio per relationem, non integra una fattispecie originariamente perfetta, ma dà luogo ad un negozio a formazione successiva in cui la determinazione del ...