I nuovi profili antropologico-pastorali del processo di nullit\ue0 matrimoniale. Spunti di riflessione

La riforma del processo di declaratoria di nullit\ue0 del matrimonio canonico stabilita da Papa Francesco per la Chiesa Latina con il motu proprio \u201cMitis Judex Dominus Iesus\u201d del 15 agosto 2015 entrato in vigore l\u20198 dicembre dello stesso anno, impone una riflessione, in chiave antropologico-giuridica, sui nuovi risvolti cui l\u2019applicazione della normativa pu\uf2 dar luogo e che discendono dalla considerazione del matrimonio come \u201cbene affettivo\u201d, del fallimento dello stesso come \u201coccasione di crescita umana e spirituale\u201d, del processo come \u201cluogo educativo\u201d. Le peculiarit\ue0 del nuovo processo \u2013 snellimento della procedura attraverso la non obbligatoriet\ue0 della doppia sentenza conforme; possibilit\ue0, in presenza di determinate condizioni, che la causa di nullit\ue0 assuma la forma di causa brevior; presenza dei Tribunali Interdiocesani; maggiore vigilanza sul fatto che venga assicurata la gratuit\ue0 delle procedure \u2013 evidenziano come lo stesso sia strettamente connesso al supremo principio della salus animarum, rappresentando anzitutto uno strumento pastorale. \uc8 allora opportuno riflettere tanto sulle caratteristiche della procedura, che sembrerebbe condurre ad una decisione giudiziale nella forma ma amministrativa nella sostanza e quindi potenzialmente capace di originare un dibattito sulla sussistenza della delibazione prevista dal diritto concordatario; quanto sul metodo del nuovo giudizio canonico, in cui il fine dell\u2019evangelizzazione \ue8 messo in rapporto con la responsabilizzazione dei coniugi e con il dialogo fra gli operatori processuali. Ci\uf2 significa rilanciare i valori religiosi che costituiscono la realt\ue0 matrimoniale e i presupposti giuridici su cui deve basarsi la richiesta di nullit\ue0 del vincolo, affinch\ue9 questa non venga considerata semplicemente un mero travestimento con cui mascherare il fallimento del matrimonio, luogo privilegiato in cui i coniugi sono chiamati ad un\u2019autentica intersoggettivit\ue0. Come sottolineato dal Magistero Pontificio, infatti, \ue8 necessario che il giudice ecclesiastico, nell\u2019applicare le norme, sia guidato da spirito misericordioso rivolto alla salus animarum che sempre deve contraddistinguere l\u2019operato dei ministri della Chies