L’azione sul costruito. Il progetto degli spazi universitari in continuità con l’esistente

La relazione stabilita tra contesti altamente storicizzati e luoghi dell’alta formazione è significativa sin dalla nascita delle prime università. Tuttavia, nella lettura dei casi contemporanei più significativi, non sembra prevalere una corrispondenza unitaria tra l’azione del riuso e la figura dell’architettura del Campus, per quanto si rafforza l’idea che l’espansione delle università in luoghi connotati da preesistenze stratificate sia divenuta uno dei tratti ricorrenti dei programmi di costruzione e modificazione dei complessi universitari. L’estesa casistica indica come il progetto di adattamento di un insieme dato ad un nuovo contenuto possa costituire le premesse per il progetto contemporaneo dell’architettura dell’Università: non tanto un insieme riconducibile al modello del Campus aperto, fondato nella dialettica tra costruito e natura, quanto una forma contemporanea di spazio per la ricerca e l’apprendimento, di rado risolta e conclusa in un complesso coerente e unitario, più di frequente articolata nell’esistente ed estesa agli spazi liberi e interstiziali della città