Dal governo delle città alla progettazione degli spazi pubblici: l'esperienza del ristorante dei bambini e delle bambine a Villa Falanga a San Giorgio a Cremano.

Durante il corso si è offerto agli studenti di Architettura la possibilità di testare le proprie capacità di guidare e di tradurre in elaborati progettuali architettonici le intenzionalità trasformative dei bambini rispondendo appieno alla finalità del corso di ricercare nuove strategie di progettazione architettonica e di valorizzazione ambientale attraverso lo sguardo e la creatività dei piccoli cittadini. Il percorso di progettazione partecipata è stato ideato e condiviso anche attraverso il Coordinamento Educativo del Laboratorio con il quale da tempo si è dato avvio ad una serie di buone prassi di progettazione partecipata e della sua divulgazione presso Enti pubblici locali e non. Il Corso svolto nell’anno accademico 2016/2017, con la sperimentazione progettuale per un ristorante a misura di bambini, ha fornito gli elementi e gli strumenti di progettazione partecipata con i bambini e le bambine per costruire città e spazi pubblici adeguati alle loro esigenze e nel rispetto delle raccomandazioni europee e dell’UNICEF. Il riferimento principale è stata la Convenzione ONU del 1989 sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ratificata dall’Italia con la Legge n. 176/1991 ed in particolare l’articolo n. 12 che sancisce il diritto dei bambini e delle bambine ad essere consultati ogni volta che si prendono decisioni che li riguardano ed anche per la città e i luoghi dell’abitare, del muoversi, dell’istruzione, del gioco e del tempo libero. La progettazione sperimentale di un ristorante del tutto dedicato ai bambini si è estesa anche agli spazi del giardino annesso a Villa Falanga a San Giorgio per immaginare colazioni e feste in giardino con arredi e stanze verdi progettate dagli stessi bambini e con l’aiuto degli studenti architetti. La proposta progettuale del ristorante nei locali non utilizzati di Villa Falanga è stata fatta propria dall’Amministrazione comunale ed è ora in cerca di sponsor per la sua realizzazione, l’esperienza, inoltre, ha anche attivato il processo virtuoso dei ristoranti cittadini a promuovere menù e portate salutari per i bambini e le bambine