L’esperienza e la percezione del confine rappresentano descrizioni che aderiscono quasi alla perfezione alla vita e al pensiero di due grandi protagonisti del secolo scorso come Hannah Arendt e Günther Anders. L’ipotesi di lettura di questo breve contributo è che la più evidente tangenza tra i due pensatori sia la pratica dello sconfinamento come attraversamento degli steccati e delle barriere, certo geografici, ma soprattutto disciplinari. La percezione dei confini si è tradotta per entrambi in un bisogno profondo di comprendere un mondo, divenuto estraneo e inabitabile, per mezzo del libero attraversamento delle discipline. Oltre che nell’andirivieni da ambedue compiuto tra analisi fenomenologica e giornalismo filosofico, lo sconfinamento...