L'Italia e l'organizzazione politico territoriale del Regno Hashemita di Transgiordania tra le due guerre mondiali

La presente ricerca trova la propria ragione d'essere nella ricostruzione dei legami tra l'Italia ed il Regno Hashemita di Transgiordania nei circa venti anni intercorrenti fra le due guerre mondiali. Il periodo esatto si colloca tra il 1921, data d'insediamento dell'Emiro Abdullah nel territorio assegnatogli a seguito dei capovolgimenti avvenuti nel regno ottomano per mano dell'Intesa e col supporto dei Principi Arabi al termine del primo conflitto mondiale, ed il 1938, anno dopo il quale la simpatia nazionale per i popoli arabi non si estinse ma subì una contrazione per gli avvenimenti significativi che si verificarono nel contesto europeo, ed ai quali non risultammo estranei. Nel perseguire lo scopo precipuo, attraverso l'esame dei documenti, si è tentato anche di aprire alcuni squarci sulla più complessiva situazione dei rapporti reciproci fra le Potenze Europee ed ancora fra queste ed il mondo islamico, noto allora solo per gli aspetti più estremi, legati all'immaginario collettivo tramite raffigurazioni tribali o fiabesche, inconsapevole quindi delle strutture sociali e giuridiche che caratterizzavano quella civiltà ben organizzata, frutto della dominazione turca. Sono emersi in alcuni punti evidenti parallelismi con il percorso storico di altre regioni dell'area governate, sebbene attraverso la longa manus delle nazioni europee, da altri personaggi della dinastia Hashemita vicini all'Emiro Abdullah. L'incognita iniziale del reperimento del materiale presso i vari Archivi Storici, data l'esiguità dell'importanza della piccola Transgiordania, accompaganta dalla "damnatio memoriae" di un periodo così complesso e constestato della nostra storia, non ha scoraggiato la prosecuzione del lavoro che si è avvalso anche di ottime pubblicazioni dell'epoca. Nel complesso è possibile notare che anche episodi quotidiani, di valenza modesta, formarono quella microtrama idonea ad asseverare la veridicità dei rapporti ufficiali ed ufficiosi, oggi più che mai oggetto di attualità ed interesse reciproco tra Italia e Transgiordania