Il riso nel primo Gadda: forme, modelli, funzioni

Nel primo capitolo cerco di illustrare la presenza della narrativa dell’Ottocento nell’umorismo gaddiano, non solo sul piano strettamente intertestuale; l’obiettivo sarà da una parte ricostruire aspetti poco noti della cultura romanzesca di Gadda, dall’altra evidenziare le difficoltà e le aporie suscitate dal confronto con i modelli. Sulla scorta di tale confronto riesce più facile comprendere alcune peculiarità del riso gaddiano, alle quali è dedicato il resto del lavoro. Il secondo capitolo indaga il debito nei confronti della stampa umoristica popolare, in particolare del Guerin meschino: la scelta di trattare argomenti effimeri e di moda risponde all’esigenza di coinvolgere il lettore, ma sottintende pure il disprezzo per la materia narrata; come accade in Flaubert, la satira si avvicina al nichilismo. Il terzo capitolo, infine, prende in esame il rapporto del riso con la conoscenza e con il tragico: due aspetti dai quali emerge la complessità dell’umorismo gaddiano, in bilico fra una cultura ottocentesca e uno spontaneo modernismo