Viaggi al femminile nel detective novel vittoriano: il caso di Anne Perry

Anne Perry, pseudonimo di Juliet Marion Hulme, è condannata per omicidio alla sola età di sedici anni. Questo suo trascorso drammatico influenzerà la sua produzione letteraria, che si confronta con i vari sottogeneri della letteratura poliziesca. Dovrà attendere molti anni, però, prima che i suoi racconti del mistero, ambientati in epoca vittoriana, vengano accettati per una pubblicazione. Il punto di partenza di questo studio è stato delineare la biografia e la bibliografia dell’autrice tenendo presente la storia del XIX secolo, a cui essa fa continuamente riferimento. Con minuziosa descrizione dei dettagli, Perry ricrea gli scenari misteriosi della Londra vittoriana, introducendo un cast di personaggi femminili indipendenti e anticonformisti e mettendo in evidenza la spaccatura tra ricchi e poveri, nonché le ingiustizie sociali e le questioni morali del tempo, soprattutto riguardo alla posizione della donna nell’Inghilterra ottocentesca. Analizzeremo poi l'ipocrisia, il perbenismo borghese, l'omertà delle classi più alte, corrotte e viziose, nei cinque romanzi più recenti della scrittrice calati nel contesto del Natale, soffermandoci maggiormente su quello che è al centro del nostro studio: A Christmas Guest. Oltre al motivo dell’indagine e alla ricostruzione impeccabile dell’atmosfera vittoriana, questi testi trasmettono anche un messaggio etico al pubblico di lettori e, per certi versi, possono essere considerati una vera e propria riflessione morale sulla natura umana. Infine, per comprendere meglio l’opera di Perry, faremo una presentazione sommaria del genere del detective novel, rapportandolo alla produzione letteraria dell’autrice