Giornali e giornalisti in guerra: il caso eccezionale del secondo conflitto irakeno

Il lavoro qui proposto nasce dall’esigenza di evidenziare il ruolo dell’informazione nella società contemporanea, in particolare quello delle notizie dalle zone di conflitto, le ripercussioni che hanno su governi locali e su quelli in guerra, fino all’esigenza, tutta americana, di creare una figura “ad hoc”, quella di un giornalista sotto contratto con il Pentagono, vincolato nel produrre informazioni al placet dell’esercito americano. L’elaborato si presenta suddiviso in quattro capitoli e due appendici. Il primo capitolo intende tracciare la storia del giornalismo di guerra, raccontando le esperienze dei maggiori reporter ed i riflessi che i loro servizi hanno avuto sui rispettivi governi; questo excursus mira ad evidenziare quanto possa essere distante la figura dell'inviato Billy Russel da un giornalista “moderno”, successivamente si descrive il giornalismo durante la grande guerra, la censura del regime fascista italiano fino ad arrivare alla nascita dei nuovi media, il cinema, la fotografia e la radio; il Vietnam è citato come primo esempio dell'utilizzo della tv, infine il capitolo si chiude con il Kosovo, la prima volta che un conflitto viene raccontato, descritto e documentato soprattutto grazie a internet. Il secondo capitolo descrive il fenomeno degli embedded, tracciando prima le linee della figura dell’inviato di guerra non embedded, cercando poi di argomentare il motivo per cui il governo americano ha forgiato questa figura, quali sono le sue caratteristiche, il modus operandi, quali i suoi rapporti con i giornalisti non embedded e quali opinioni hanno questi ultimi dei loro colleghi embedded. La parte giurisprudenziale, in modo particolare la tutela dei giornalisti, è trattata nel terzo capitolo, suddiviso in 4 paragrafi, secondo le fonti del diritto citate, dalla Costituzione Italiana ai Codici, dalla Convenzione di Ginevra alla Corte Penale Internazionale ed alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Il quarto ed ultimo capitolo intende disegnare il quadro del Secondo Conflitto Irakeno, con un breve accenno alla prima Guerra del Golfo, all'attentato dell'11 Settembre 2001, all'immediatamente successiva campagna antiterrorismo di Bush, passando per le tv arabe ed, in particolare Al Jazeera. Il lavoro proposto si conclude con due appendici, l'originale contratto di embedded, ed un'intervista, rilasciata in via esclusiva alla sottoscritta, da un girnalista RAI, Stefano Vidori, membro eletto dell'Esecutivo Nazionale USIGRAI