I gruppi di auto-mutuo-aiuto nelle dipendenze: quale ruolo per il servizio sociale.

I gruppi di auto-mutuo-aiuto, sono delle piccole aggregazioni volontarie, costituite da pari per superare comuni problemi inabilitanti. La loro efficacia è rilevante soprattutto per quelle categorie di persone che, come i tossicodipendenti, vivono la continua esclusione e disapprovazione da parte dell’ambiente circostante. Nei gruppi, attraverso il confronto, l’impegno e il sacrificio, si possono cogliere le possibilità per un reale cambiamento, grazie alla testimonianza e all’esperienza portate da chi ogni giorno vive le stesse sfide. La metodica dell’auto-aiuto, permette di fornire un sostegno aggiuntivo rispetto a quello fornito dagli operatori sociali, caratterizzata dalla natura esperienziale, complementare a quella professionale da essi proposta. È importante che entrambi i blocchi si integrino a vicenda in quanto il beneficio che da essi deriva, si estende anche agli operatori che, introducendo tali gruppi all’interno del Servizio, ne trarrebbero dei notevoli vantaggi. L’auto-aiuto torna ad essere un valido strumento di sostegno anche per chi vive e subisce indirettamente le conseguenze di tale malattia, fornendo strategie utili per stare vicino al proprio caro, impedendo che esse prendano il sopravvento sulle proprie vite. Con un’utenza aleatoria come quella tossicodipendente, con un Servizio che subisce lo stesso effetto stigmatizzante dei suoi pazienti, con una carenza sempre maggiore di risorse, unire le forze per il raggiungimento dello stesso obiettivo è fondamentale per aumentare le probabilità, così minime e labili, di una vita indipendente dalla sostanza