Le piante come sistemi di aerofiltrazione: il caso delle polveri aerodisperse

La specie ornamentale sempreverde arbustiva Pittosporum tobira é stata utilizzata come indicatore passivo per la descrizione della distribuzione di elementi prescelti in tre città costiere dell’Italia centrale (Livorno, Rosignano Marittimo, e Piombino) che differiscono tra di loro per dimensioni ed attività economiche. Foglie sane, mature e non lavate, raccolte nel Giugno del 2004 da un totale di 88 stazioni che coprono le intere municipalità seguendo un campionamento sistematico, stratificato e non allineato, sono state analizzate mediante ICP-MS per Al, Ba, Be, Bi, Br, Ca, Cd, Cl, Co, Cr, Cs, Cu, Fe, K, Li, Mg, Mn, Mo, Na, Ni, Pb, Si, Ti, V, Zn. I valori sono stati normalizzati sottraendo la composizione base degli elementi biologicamente essenziali. I fattori di arricchimento sono stati calcolati utilizzando l’Al come elemento crostale di riferimento. L’analisi fattoriale ha permesso di identificare tre possibili gruppi di sorgenti dominanti chiamati componenti crostali, aerosol marino e sorgente antropica (traffico veicolare, attività industriale). Sono state effettuate analisi al SEM-EDX su 556 particelle di PM10 appartenenti a tutti i siti di campionamento. E’ stato individuato un alto contributo degli elementi di origine geologica e dell’aerosol marino. In alcun caso sembra che il Pb rappresenti ancora un problema ambientale nell’area in esame. I dati sono stati discussi ponendo attenzione al potenziale ruolo della vegetazione nella rimozione dell’inquinamento particolato