Progettare Archeologia è il titolo, un po' provocatorio di questa collana, della quale questo volume costituisce il primo numero. La provocazione sta nel fatto che nel comune pensare il dato archeologico è, appunto, un dato, cioè qualcosa con cui si ha a che fare perché è sempre stato lì, muto testimone del trascorrere del tempo che lo allontana dalla propria origine. Il dato archeologico è così perché è, perché è sempre stato così ed è il mondo che si trasforma attorno a lui e non viceversa. Quindi, è evidente che, nella logica normale, non è possibile progettare archeologia, perché non si progetta ciò che preesiste e prescinde. Punto. Si progetta ciò che non c'è. Questa collana invece ha l'obbiettivo di registrare, accogliere e diffonde...