Guerra e dopoguerra. Il racconto di Eduardo tra storia, teatro e cinema

Il saggio tenta di ricostruire i sentimenti predominanti della popolazione italiana di fronte ai drammatici avvenimenti che si susseguirono dall’autunno 1942 all’estate 1945: dai grandi bombardamenti sulle città industriali del Nord che iniziarono a incrinare la fiducia nel fascismo alle “dimissioni” di Mussolini sostituito da Badoglio, dall’annunzio dell’armistizio l’8 settembre e lo sbarco alleato a Salerno, con la drammatica divisione del Paese alla fine del conflitto e all’immediato dopoguerra. Le fonti sono costituite dalla corrispondenza passata al vaglio della censura, dalle relazioni di polizia e carabinieri, da film e canzoni e da due opere di cui fu protagonista Eduardo De Filippo: la commedia Napoli milionaria, di cui era autore e interprete principale, rappresentata per la prima volta nella primavera del 1945 al teatro “San Carlo” di Napoli, e uno dei primi film girati nel 1945, La vita ricomincia (regia di Mario Mattoli, con Fosco Giachetti e Alida Valli, che avevano furoreggiato in un film molto controverso presentato alla Mostra di Venezia del 1942, Noi vivi, ed Eduardo che contribuì, anche se non compariva nei titoli di testa, alla sceneggiatura